Arancia Meccanica Il FIlm Topic Ufficiale

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FRAWWE5
CAT_IMG Posted on 1/7/2011, 13:26     +1   -1




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Arancia Meccanica



Titolo originale A Clockwork Orange
Paese Gran Bretagna
Anno 1971
Durata 137 min
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 1,66:1
Genere drammatico, fantascienza
Regia Stanley Kubrick
Soggetto Anthony Burgess (romanzo)
Sceneggiatura Stanley Kubrick
Produttore Stanley Kubrick per Hawk Film, Polaris Productions, Warner Bros.
Distribuzione (Italia) Warner Bros.
Fotografia John Alcott
Montaggio Bill Butler
Effetti speciali Sandy DellaMarie, Mark Freund
Musiche Wendy Carlos, Nacio Herb Brown + AA.VV.
Scenografia Russell Hagg, Peter Sheilds
Costumi Milena Canonero
Interpreti e personaggi
Malcolm McDowell: Alex DeLarge
Warren Clarke: Dim
James Marcus: Georgie
Michael Tarn: Pete
Philip Stone: padre di Alex
Sheila Raynor: madre di Alex
Paul Farrell: il vagabondo
Patrick Magee: Frank Alexander, lo scrittore
Adrienne Corri: mrs. Alexander, moglie dello scrittore
Miriam Karlin: miss Weber, signora dei gatti
Aubrey Morris: P.R. Deltoid
Michael Bates: capo delle guardie
Michael Gover: governatore della prigione
Anthony Sharp: ministro dell'Interno
Godfrey Quigley: cappellano della prigione
Carl Duering: dottor Brodsky
Madge Ryan: dottor Branom
Pauline Taylor: dottoressa Taylor, psichiatra
John Clive: attore della prova di guarigione
John Savident: oppositore del governo
Clive Francis: Joe
David Prowse: Julian
Doppiatori italiani
Adalberto Maria Merli: Alexander De Large
Silvio Spaccesi: mr. Alexander, lo scrittore
Mario Maranzana: capo delle guardie
Paolo Modugno: Dim
Corrado Gaipa: vagabondo
Renato Turi: governatore della prigione
Lilla Brignone: miss Weber, signora dei gatti
Paolo Ferrari: Joe
Luigi Diberti: Georgie
Oreste Lionello: P.R. Deltoid
Mario Feliciani: cappellano della prigione
Michele Kalamera: attore della prova di guarigione
Wanda Tettoni: madre di Alex
Gianni Bonagura: padre di Alex
Romolo Valli: ministro dell'Interno
Massimo Foschi: Julian
Renzo Montagnani: oppositore del governo
Valeria Valeri: dottoressa Taylor, psichiatra
Premi
Nomination ai Premi Oscar 1972 per Oscar al miglior film, Oscar al miglior regista, Oscar alla migliore sceneggiatura non originale e Oscar al miglior montaggio
Nastro d'argento al regista del miglior film straniero
Premio Hugo per la miglior presentazione drammatica


Arancia meccanica (A Clockwork Orange) è un film del 1971 diretto da Stanley Kubrick.
Tratto dall'omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962, è considerato un film di culto, prefigurando, appoggiandosi ad uno stile fantascientifico sociologico politico, una società votata ad una esasperata violenza, giovanile, ma non solo, e ad un condizionamento del pensiero. Capolavoro della cinematografia mondiale e autentico cocktail di generi (fantascienza, drammatico, erotico, grottesco, thriller).

Forte di quattro nomination agli Oscar del 1972 come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio, presentato lo stesso anno alla Mostra di Venezia, Arancia meccanica è rimasto nella storia del cinema, oltreché come fonte di citazioni letterarie e iconografiche, anche grazie al contributo, nella parte non originale, della colonna sonora. Essa recuperava, fra le altre, musiche classiche molto conosciute di Rossini e Beethoven, accentuando la chiave visionaria e onirica del film. Decisivo per la riuscita del film, anche l'apporto di Malcolm McDowell nel ruolo di Alex, pronto e disponibile a tutto, al punto che s'incrinò una costola e subì l'abrasione delle cornee durante le riprese del film.
Quando fu distribuita sul circuito cinematografico, all'inizio degli anni settanta, la pellicola destò scalpore, con una schiera di ammiratori pronti a gridare al capolavoro ma anche con una forte corrente di parere contrario, per il taglio originale e visionario adottato nella narrazione, che faceva ricorso in maniera iperrealistica, ma anche senza indugi speculativi, a scene di violenza.
Il doppiaggio della versione italiana del film venne supervisionato dallo stesso regista e diretto da Mario Maldesi, che curerà da quel momento in avanti tutte le versioni italiane dei film di Kubrick assieme all'autore dei dialoghi Riccardo Aragno. Il doppiaggio venne affidato a celebri attori di teatro: si ricordano Adalberto Maria Merli, Oreste Lionello, Paolo Modugno, Luigi Diberti, Gianni Bonagura e Romolo Valli.
Il film è stato trasmesso per la prima volta nella televisione italiana il 25 settembre 2007 su LA7 dopo 36 anni dall'uscita cinematografica, andando in onda in seconda serata essendo stato abbassato il divieto ai minori dai 18 ai 14 anni; prima della messa in onda la pellicola è stata introdotta dal documentario "La meccanica dell'arancia".[1] L'editrice Einaudi si occupo' della traduzione dell'originale manoscritto intitolando Arancia meccanica anche le successive ristampe del romanzo la cui traduzione, compresa la reinvenzione del gergo Nadsat, era stata affidata a Floriana Bossi, e tutte le traduzioni poi vennero in uso nel film per il titolo ed i contenuti.

« Le avventure di un giovane i cui principali interessi sono lo stupro, l'ultra-violenza e Beethoven. »
(Tagline del film)


In Inghilterra, nella zona della Grande Londra[3][4][5][6][7][8], nel vicino futuro preconizzato dall'autore negli anni sessanta vive Alexander DeLarge (o Alexander Burgess come appare in effetti nei titoli di un quotidiano verso la fine del film). Alex è un giovane, di famiglia della media borghesia, eccentrico, antisociale e capo della banda criminale dei Drughi[9] (nella versione originale Droog dal russo друг, ovvero compare); i Drughi trascorrono il tempo dedicandosi al sesso, furti ed ultraviolenza, termine con il quale Alex indica le estreme violenze gratuite perpetrate dalla sua banda, e, nella scena iniziale, Alex ne presenta i componenti: Pete, Dim e Georgie, mentre si trovano seduti al Korova Milk Bar sorseggiando lattepiù, ossia latte migliorato con mescalina ed altre sostanze.


Il sottopasso, sito nel distretto di Wandsworth a Londra, dove Alex, insieme ai suoi Drughi, aggredisce l'anziano senzatetto
La stessa notte la banda commette molti atti criminosi quali aggredire un barbone ubriaco a calci ed a bastonate, affrontare in una rissa una banda rivale, vestita con uniformi da SS, comandata da un certo Billy Boy, scorrazzare per le strade di campagna a bordo di una fiammante Durango 95, provocando caos e incidenti, ed infine praticando quello che Alex DeLarge definisce "il numero della visita a sorpresa", che consiste nel recarsi in una casa, in questa occasione nella casa dello scrittore Frank Alexander, per rapinare e, nel caso, aggredirne gli abitanti; Alex, aiutato dai Drughi, prima malmena lo scrittore, cantando Singin' in the Rain e poi ne violenta la moglie. Soddisfatti della serata, i Drughi si ritirano di nuovo al Korova Milk Bar.


Alex nel Korova Milk Bar
Alex è un acceso appassionato di musica classica e soprattutto di quello che definisce affettuosamente Ludovico Van (Beethoven); nel locale Korova, frequentato da artisti e personaggi televisivi, una donna improvvisa un bel canto, precisamente un brano della nona sinfonia, ed al termine Dim, uno dei Drughi, sbeffeggia la cantante ed Alex si indigna per il gesto incivile colpendogli violentemente le gambe con il suo bastone. Il Drugo non accetta il richiamo e sfida Alex lasciandogli la scelta delle armi ma, quando questi si mostra tutt'altro che impaurito e gli propone una sfida al coltello, Dim si scusa dicendo di essere stanco, suggerendo al gruppo di terminare la serata e di andare a dormire, trovandone il consenso. Giunto a casa, Alex nasconde il bottino delle scorrerie sotto il letto, e, ascoltando la Nona di Beethoven, immagina epiche scene di violenza, come esecuzioni, esplosioni, ed eruzioni vulcaniche.
La mattina seguente la madre sprona Alex ad andare a scuola, ricordandogli che non ci è andato mai durante la settimana ma Alex le risponde che soffre di un terribile mal di testa e non andrà per non danneggiare la sua educazione; ella accetta passivamente le motivazioni del figlio riferendole al marito, chiedendosi quale lavoro notturno svolga il figlio, ma, non potendo o non volendo approfondire la questione, i genitori si dimostrano completamente impotenti.


La scultura, adibita a distributore di lattepiù, presente nel Korova Milk Bar
Alzatosi da letto, Alex scopre che la madre ha fatto entrare in casa il signor Deltoid, suo ispettore giudiziario minorile: Deltoid gli ricorda che è già stato condannato una volta, ed un'altra eventuale condanna lo porterebbe non più al minorile ma in carcere e questo per lui rappresenterebbe un fallimento che non intende accettare; gli riferisce che è a conoscenza della rissa con la banda di Billy Boy, che sono stati fatti i loro nomi ma mancano le prove per incriminarli. Alex spudoratamente tranquillizza Deltoid, affermando di essersi tenuto lontano dai guai e che la polizia non è sulle sue tracce.
In seguito Alex esce e si reca in un negozio di dischi per ritirare una sua ordinazione ed al bancone vede due belle ragazze che decide di invitare a casa "per ascoltare la musica" e, giunti a destinazione, i tre hanno un rapporto sessuale col sottofondo del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini[10].



Più tardi, scendendo le scale del suo condominio, Alex trova i Drughi ad aspettarlo: Dim si mostra sarcastico ed Alex non accetta il suo atteggiamento, ricambiando minaccioso le sue battute ma Georgie, un altro Drugo, lo blocca dicendogli che ci saranno delle novità; la prima è quella che Alex non dovrà più sfottere Dim, la seconda è il dissenso sulla spartizione del bottino delle scorrerie della banda, che finisce per la maggior parte nelle mani di Alex, ed infine accenna ad un piano per un furto da consumarsi quella stessa notte. Usciti dal palazzo Alex riflette, pensando che da quel momento Georgie sarebbe stato il capo della banda e lui avrebbe preso le decisioni con l'appoggio di Dim e perciò decide di ristabilire le posizioni: mentre il gruppo sta camminando accanto ad un lago artificiale, Alex assale selvaggiamente i due e li getta in acqua, ferendo Dim ad una mano, e, dopo la rissa, il gruppo si ritrova in un pub, dove Alex ribadisce la sua leadership e convince Georgie ad illustrargli il piano che aveva in mente.
L'idea è quella di rapinare, con le stesse modalità della "visita a sorpresa", una casa, adibita a clinica per dimagrire, dove vive l'attempata proprietaria, sola in compagnia di un grande numero di gatti; la sera stessa i quattro si presentano alla porta ma la donna, allarmata dal precedente episodio di violenza appreso dai giornali, decide di non aprire e di chiamare la polizia ma Alex nel frattempo è già entrato da una finestra e, dopo uno scambio di feroci battute, i due accennano ad una rissa: lei armata di un soprammobile e lui con una scultura a forma di fallo, con la quale la colpisce. Una volta uscito, udendo le sirene della polizia, suggerisce ai Drughi di fuggire ma i tre lo stanno aspettando e Dim lo colpisce con una bottiglia di latte in faccia, lasciandolo ferito in balia della polizia.
Arrestato, viene dapprima picchiato dai poliziotti che mal sopportano la sua strafottenza e poi, appresa la notizia da Deltoid, nel frattempo sopraggiunto, della morte della donna, riceve da questi uno sputo in faccia, dovuto alla rabbia per il suo fallimento, e, dopo un breve processo, viene condannato a 14 anni di carcere per omicidio.

Alex viene scarcerato ma il suo rientro nella società è tragico: i genitori hanno affittato la sua stanza ad un ragazzo, e, quando questi si mostra ostile nei suoi confronti, egli vorrebbe aggredirlo ma viene bloccato dalla nausea, allontanandosi dalla casa senza essere trattenuto dai familiari; vagando per la città incontra casualmente il barbone, aggredito in precedenza da lui e dagli altri Drughi, il quale, dopo averlo riconosciuto, si vendica picchiandolo insieme ad altri anziani nullatenenti; Alex non riesce a reagire e viene salvato da due poliziotti ma, una volta riavutosi, si accorge che i due agenti sono Dim e Georgie, i quali, divenuti agenti e memori delle sue prepotenze, lo portano fuori città ammanettato e lo torturano immergendogli la testa in una vasca e percuotendolo con il manganello.
Ferito e disperato Alex raggiunge una casa per chiedere aiuto ma la casa è quella dello scrittore Alexander, ora invalido e vedovo, dopo la morte della moglie, dovuta a suo pensare dallo shock che la donna ha subito durante lo stupro; egli riconosce Alex come la vittima del trattamento Ludovico e promette di aiutarlo ma, mentre il giovane è nel bagno cantando Singin' in the rain, egli riconosce la voce dell'autore della violenza subita. A quel punto egli convoca a casa sua dei cospiratori politici, allo scopo di screditare il governo e la sua terapia, compiendo nel contempo la propria vendetta, facendo ascoltare ad Alex la nona Sinfonia di Beethoven, il cui effetto lo convince a cercare nella morte la liberazione dalla sua sofferenza, gettandosi dalla finestra.

Alex si risveglia molto tempo dopo in un letto d'ospedale dove, raggiunto dai genitori, li respinge, memore del loro comportamento durante e dopo la permanenza in carcere; nel periodo della convalescenza, una psicologa gli fa un test nel quale egli deve aggiungere la battuta mancante in alcune vignette ed egli risponde con spacconeria e strafottenza, realizzando presto di non provare più il malessere che accompagnava la propria aggressività, mutamento dovuto probabilmente allo shock interventuto a seguito del tentato suicidio ed alle cure ricevute durante il coma, mentre giornali e riviste, venuti a conoscenza dell'accaduto, attaccano duramente il governo per i metodi coercitivi usati su di lui.
Un giorno Alex riceve la visita del ministro degli interni, preoccupato per lo scandalo causato dalla vicenda, il quale, con atteggiamento remissivo e conciliante, gli offre il proprio appoggio e quello del governo in cambio della sua benevolenza e collaborazione, al fine di assicurare la buona fede e soprattutto la tenuta del governo, rassicurandolo sul fatto che lo scrittore è stato messo, insieme ai suoi colleghi, in condizione di non nuocergli più. Alex accetta, assicurandosi prima che la sua vita potrà proseguire con un buon lavoro, una buona posizione ed una retribuzione adeguata.
La macchina della propaganda si mette immediatamente in moto ed un grande numero di giornalisti e di fotografi entra nella stanza dove i due, stringendosi la mano, rassicurano l'opinione pubblica in merito alla loro nuova collaborazione ed amicizia, dando inizio alla nuova vita di Alex, il quale, in un attimo, la immagina fatta di sesso, musica e libera dalle angosce dovute alla legge, poiché egli ora lavora per essa.

Critiche e Accoglienza
Arancia meccanica esce una prima volta nel dicembre del 1971 negli Stati Uniti, in un'anteprima assoluta a New York, ma l'accoglienza è al di sotto delle aspettative di Kubrick e della Warner Bros.; dopo le revisioni del regista il film incassa solo negli Stati Uniti 26 milioni di dollari (ne era costati solamente 2)
In Italia
In Italia Arancia meccanica viene presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 1972; tra le istituzioni e tutte le ali politiche dell'epoca vi è una generale indignazione. Fu attaccato duramente dalla censura per la rappresentazione di temi di violenza esplicita e per questo fu vietato ai minori di 18 anni fino al 2007, quando il limite di età fu abbassato a 14 sicché la pellicola potesse essere trasmessa in televisione. La colonna sonora ha avuto grande successo. Il film ha avuto una riedizione nelle sale nel 1982 e nel 1998.

All'uscita il film ebbe elogi da parte di Federico Fellini e Akira Kurosawa.[11]
Secondo Gianni Riotta, giornalista, Arancia meccanica è un capolavoro a livello narrativo e cinematografico perché anticipa i problemi del ventunesimo secolo:[11]
« [Arancia meccanica] Vede con grande anticipo quello che sarà il problema della nostra epoca e che è sicuramente un problema più del ventunesimo secolo che non del ventesimo secolo. Quelli del ventesimo secolo si basavano sull'ideologia: ho un'idea e quindi t'ammazzo; quelli del ventunesimo secolo si basano sul nichilismo: non ho nessuna idea e quindi ti ammazzo. »
Achille Bonito Oliva, critico d'arte, afferma che Kubrick riesce a profetizzare anche il pericolo di una violenza "estetizzante":[11]
« Kubrick profetizza anche la pericolosità di una violenza "estetizzante" anzi, la rappresenta, ce la mette sotto gli occhi, utilizzando la Nona di Beethoven e Rossini: una violenza a ritmo di musica. »
Inoltre, sempre secondo Oliva e il giornalista Andrea Purgatori, Kubrick nel film espone non le soluzioni, ma solo i problemi; proprio in questo, secondo Oliva, si trova la grandezza stoica e laica del regista.[11]
Il Morandini, dizionario di recensioni cinematografiche di Laura, Luisa e Morando Morandini, afferma che:[13]
« Dei 3 film di Kubrick che si possono considerare fantascientifici [Arancia meccanica] è il più violento e quello in cui parla più del presente, appena caricato di connotazioni future. Come gli altri due, è una favola filosofica che illustra con geniale lucidità il suo discorso sulla violenza e sul rapporto tra istinto e società anche se nemmeno lui, pur nel suo palese sforzo di stilizzazione grottesca, si è sottratto ai rischi che si corrono al cinema nell'illustrazione della violenza. »

Temi
Il messaggio di Kubrick è ironicamente pessimista: secondo il regista le nuove generazioni ottengono ciò che vogliono semplicemente prendendoselo; questo fanno il protagonista Alex De Large e i suoi drughi.[11]
Kubrick affronta in Arancia meccanica il tema della contrapposizione tra la bestialità dell'uomo e quella più strutturale organizzata delle istituzioni, riflettendo la realtà, e i contrasti, del mondo dell'epoca: le lotte tra destra e sinistra estreme; le idee dei giovani contrapposte a quelle delle generazioni precedenti; gli ideali di pace e libertà e la guerra del Vietnam, o la Primavera di Praga.[11]
Kubrick inoltre, rappresentando spesso la donna come oggetto, vuole fare una critica ai mass media del tempo: le pubblicità infatti stavano iniziando ad usare l'immagine della donna in questo senso.[11]

Vinti
Hugo Awards 1972:[14]
Migliore rappresentazione drammatica
Nastro d'Argento 1973:[14]
Regista del miglior film straniero
Kansas City Film Critics Circle Awards 1973:[14]
Kansas City Film Critics Circle Award per il miglior film
New York Film Critics Circle Awards 1971:[14]
Miglior film
Miglior regista – Stanley Kubrick

Nominato
Premi Oscar 1972:[14]
Oscar al miglior film
Oscar al miglior regista – Stanley Kubrick
Oscar alla migliore sceneggiatura non originale – Stanley Kubrick
Oscar per il miglior montaggio – Bill Butler
BAFTA Awards 1973:[14]
BAFTA al miglior film
BAFTA al miglior regista – Stanley Kubrick
BAFTA alla migliore sceneggiatura – Stanley Kubrick
BAFTA alla migliore fotografia – John Alcott
BAFTA alla migliore colonna sonora – Brian Blamey, John Jordan, Bill Rowe
BAFTA al miglior montaggio – Bill Butler
BAFTA alla migliore direzione artistica – John Barry
Directors Guild of America Award 1972:[14]
Outstanding Achievement in Feature Film – Stanley Kubrick
Golden Globe 1972:[14]
Golden Globe per il miglior film drammatico
Golden Globe per il miglior regista – Stanley Kubrick
Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico – Malcolm McDowell
Writers Guild of America Award 1972:[14]
Best Drama Adapted from Another Medium

e' un capolavoro assoluto ve lo consiglio ^_^
 
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